Curiosità : Nove cose che non sapevate sulla canapa

Curiosità : Nove cose che non sapevate sulla canapa



George Washington e Thomas Jefferson la consideravano “essenziale al benessere degli Stati Uniti”. Se non fosse stata bandita, oggi il pianeta terra non sarebbe così inquinato. E oggi è l'industria che crea più nuovi posti di lavoro in assoluto negli Stati Uniti.

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1) Negli Stati Uniti d’America, per la precisione in Virginia, tra il 1763 e il 1767, fu promulgata una legge che ordinava a tutti i possessori di terre di destinare una parte degli appezzamenti alla semina di Canapa. Questo perché era una materia prima di estrema importanza, definita “essenziale al benessere e alla protezione del paese” da Thomas Jefferson in persona. In poche parole, c’è stato un tempo in cui la coltivazione di Cannabis era obbligatoria.

George Washington il primo presidente della storia statunitense inviò una lettera al direttore che gestiva le sue cinque tenute in sua assenza: «Sono felice che il giardiniere sia riuscito a salvare tanti semi di Canapa indiana, preparate per bene il terreno e poi piantatela in aprile, la Canapa può essere piantata in ogni luogo».

Anche Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti, era un imprenditore agrario e pure lui riteneva la coltivazione della Canapa “essenziale al benessere e alla protezione del Paese”. Così importante da impegnarsi personalmente nella costruzione del primo macchinario capace di separarne meccanicamente le fibre.

 

 

2) Se la Canapa non fosse stata bandita, oggi il pianeta terra non sarebbe così inquinato. Basti sapere che tutto quello che viene prodotto col petrolio (plastica e combustibili in primis), potrebbe esser fatto (ed era fatto) con la Canapa. Un esempio? Le reti da pesca fino alla fine dell’Ottocento erano in fibra di Canapa, 100% eco-sostenibili e bio-degradabili.

Ma non solo plastica: la Canapa è anche bio-edilizia, abbigliamento naturale, cibo sano, cosmetica e carta totalmente eco-friendly.

 

3) Una selezione di scienziati ed esperti in medicina interna, psichiatria, farmacologia e sociologia dell’Accademia di Medicina di New York, produsse già nel 1944 uno studio approfondito sugli effetti medici, psichiatrici e sociali dell’uso di Marijuana. Le scoperte della commissione furono riassunte in tredici punti, i più importanti dei quali certificavano che:
– fumare Marijuana non portava alla dipendenza nel senso medico del termine;
– il suo uso non favoriva la successiva dipendenza da eroina, morfina o cocaina;
– la campagna sui presunti effetti catastrofici del fumo di Marijuana era da ritenersi infondata.
A tale studio non fu data alcuna rilevanza e fu riposto in un cassetto (chiuso a chiave).

In questo momento, l’industria della Cannabis legale è l’industria che crea più nuovi posti di lavoro in assoluto negli Stati Uniti

 

4) La parola “anestesia” in cinese, ancora oggi è composta da due caratteri (ideogrammi) che significano rispettivamente “Cannabis” e “Intossicazione”. Nulla di cui stupirsi, dal momento che la Cannabis in Cina viene utilizzata soprattutto per usi medici dal 2.700 a.C. ed è uno degli elementi naturali su cui si poggiano millenni di medicina tradizionale.

 

5) Marijuana, Canapa o Cannabis sono la stessa pianta. Oggi vengono comunemente chiamate con questi nomi diversi per indicare nel primo caso le varietà ad alto contenuto di THC (il principio attivo psicotropo) utilizzate per scopi ricreativi (e naturalmente terapeutici) e nel secondo, quelle a basso contenuto di THC, utilizzate per scopi industriali. La distinzione (del tutto arbitraria) è stata creata negli anni ’30 dagli artefici del proibizionismo, a cui serviva una parola sconosciuta alle masse a cui etichettare le peggiori nefandezze. Marijuana è un termine messicano.

 

6) Gli Stati Uniti d’America nel solo 2017 hanno incassato 4,7 MILIARDI di dollari in tasse dal mercato della Cannabis legale e creato 200mila posti di lavoro fissi. In questo momento, l’industria della Cannabis legale è l’industria che crea più nuovi posti di lavoro in assoluto negli Stati Uniti.

 

7) Nel 1993 oltre 19 milioni di elettori italiani, votarono un referendum nel quale si stabilì che il consumo di Cannabis (e di ogni altra sostanza) non dovesse essere considerato un crimine. Ciò nonostante, ad oggi, milioni di semplici consumatori continuano ad essere letteralmente perseguitati.

 

8) Uno dei primissimi esemplari di jeans fu realizzato con tessuto di Canapa. In particolare, il primo modello da lavoro (poi diventato di uso comune) dei leggendari Levi’s, fu prodotto a metà del XIX secolo con tasche di fibra di Canapa, l’unico materiale capace di non cedere sotto il peso delle pepite raccolte dai ricercatori d’oro.

 

9) Henry Ford era profondamente convinto che l’auto del futuro dovesse essere costruita e alimentata con elementi biodegradabili. I suoi ingegneri lavorarono così a una vettura interamente costruita con le fibre naturali tratte da lino, Canapa e paglia e alimentata interamente a etanolo di Canapa. Il prototipo di tale automobile vide la luce nel 1937 ma non andò mai in produzione perchè di li a breve, la Canapa sarebbe diventata illegale.



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